La programmazione di inizio anno

Come ogni anno, i primi giorni vengono spesi – oltre che per i collegi docenti e le verifiche del debito, dove presente – per lo svolgimento delle riunioni nei dipartimenti disciplinari o nei team dei docenti.
Una delle azioni più ricorrenti è la stesura della cosiddetta programmazione di materia o comunque programmazione annuale.
Ci chiediamo se abbia ancora molto senso tale azione – perlomeno nella scuola secondaria – o se non sarebbe più significativo impostare una seria discussione nei Consigli di classe. In alcuni ordini di scuola (primaria e secondaria di 1° grado) ciò già avviene: sarebbe interessante estenderla anche nel ciclo superiore.

Un problema che molte scuole si sono poste è quello della programmazione per competenze: anche se il tema è stato abbastanza recepito, rimangono ancora molti dubbi.
Molto si potrebbe dire in merito. Poiché vogliamo solo dare indicazioni operative, vi invitiamo a leggere la proposta contenuta nei contenuti didattici nella sezione della scuola superiore.
Una programmazione di questo tipo – evidentemente esportabile in ogni ordine e grado di scuola – ha il grande vantaggio di porre (nella colonna di sinistra) gli obiettivi traendoli dal Profilo dei Licei (altrettanto si potrebbe fare lavorando sulle Linee guida dei tecnici, o sulle Indicazioni per il curricolo per il primo ciclo) e individuando (nella colonna di destra) le strategie e le metodologie che tutto il Consiglio di classe potrebbe adottare unitariamente.
Si tratta delle macro aree o, se volete, delle competenze comuni e trasversali a tutte le discipline: proprio a partire da queste potrebbe impegnarsi il Consiglio di classe che – comunque – dovrebbe/potrebbe partire dalle aree individuate come più problematiche e carenti per i propri studenti.

A livello di programmazione di inizio anno, sta diventando sempre più ingombrante la questione del
CURRICOLO.
Ne parleremo nel prossimo Didattica sotto la lente, invitando i lettori a inviarci le loro domande/dubbi/perplessità, così come le loro progettazioni curricolari che possono diventare oggetto di riflessione per tutti.