Speriamo che i boccioli fioriscano…

Non c'è dubbio che questi ultimi giorni sono stati di grande e fervida attività per il Governo, che ha cambiato non poco della Bozza di decreto legge sulla Buona scuola, dove sono comparse novità, anche di indubbio interesse.

Le novità
Il testo del ddl contiene infatti l'idea di fondo che la scuola debba essere autonoma nei fatti e non solo a parole.
Per questo, ad esempio, si dà la possibilità ai Presidi di assumere i docenti, pescandoli da un albo territoriale. Vi si iscriveranno i neoassunti (non i docenti di ruolo) e sarà il Dirigente ad attingervi in relazione ai bisogni delPiano dell'offerta formativa, da lui redatto ogni tre anni. È questo un principio fortemente osteggiato da docenti e sindacati, ma che a noi, invece, pare veramente
innovativo, anche se bisognerà capire bene le esatte modalità, che rimangono - ad oggi - ancora poco chiare.
Notevole anche l'idea della premialità per merito: rimangono gli scatti di anzianità, ma si aggiungono 200 milioni che verranno destinati ai docenti meritevoli, individuati dal Dirigente, sentiti gli organi collegiali.
Su questo punto delicato si sa ancora molto poco: saranno premiati le figure di sistema, 3 massimo per ogni istituzione scolastica o riguarderà tutti i docenti?
Nel testo del ddl si legge che i premi saranno dati "sulla base della valutazione dell’attività didattica in ragione dei risultati ottenuti in termini di qualità dell’insegnamento, di rendimento scolastico degli alunni e degli studenti,di progettualità nella metodologia didattica utilizzata, di innovatività e di contributo al miglioramento complessivo della scuola".
Bisognerà attendere il ddl definitivo per saperne di più.
Interessante anche il fatto che gli studenti potranno scegliere tra materie opzionali; il potenziamento dell'alternanza scuola-lavoro; la card del docente per un valore di 500 euro per la formazione in sevizio.

Se i boccioli fioriranno…
Occorre però essere molto cauti in questo momento, perché spesso ciò che si legge, sono solo notizie trapelate dagli ambienti ministeriali, ma niente di preciso e ufficiale.
Certamente tifiamo per una scuola veramente autonoma, che possa assumere i suoi docenti, e per una scuola che premia i migliori.
Bisognerà però aspettare il completamento dell’iter parlamentare e i decreti attuativi: lì si capirà con certezza la portata e la natura delle novità annunciate.
Il rischio, come è talvolta accaduto,è che il passaggio dalla bozza alla decretazione definitiva, veda il ddl a mano a mano perdere di mordente: si sa che una legge è frutto di mille e inevitabili compromessi. Il cammino parlamentare è lungo e molte sono le forze che si oppongono al reale cambiamento.
Bisognerà poi porre attenzione ai particolari: perché è lì che si nasconde, spesso, la verità dell'azione legislativa, al di là delle dichiarazioni ufficiali.
Speriamo, comunque, che le novità sboccino, anziché afflosciarsi per diventare, magari, solo una superfetazione burocratica.
Come associazione siamo sempre stati attenti a portare la voce dei docenti: chissà che questa volta l'apparato la voglia sentire.