N.34 - Cosa sta succedendo al MIUR? – (prima puntata)

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Presi singolarmente appaiono come questioni circoscritte a semplici pendenze trascurate, ritardi quasi fisiologici, limitate vicende poco chiare o ingarbugliate, incidenti di percorso con ricadute a vario grado di perniciosità. Messi assieme su un tavolo come tessere di un unico puzzle, rivelano un quadro sempre più allarmante mano a mano che vengono ad incastrarsi tra loro. Cominciamo a vederne sinteticamente alcuni.

La chiusura del CNPI e il ginepraio delle conseguenze
La mancata proroga del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (il “parlamentino della scuola”) è del dicembre 2012. Lasciato decadere l’organismo, il legislatore non ha però provveduto ad attribuire ad altri i relativi compiti istituzionali; col risultato di mettere a rischio di nullità tutti quei provvedimenti per i quali la legge prevede ancora il parere del Consiglio: le modifiche ordinamentali (sperimentazioni comprese) e regolamentari (per PAS e TFA), i concorsi e le nuove tabelle di valutazione delle graduatorie, perfino il calendario scolastico nazionale. Non a caso TAR del Lazio prima e Consiglio di Stato poi hanno messo in mora il MIUR, obbligandolo a prendere provvedimenti entro aprile. Adesso la mancanza del CNPI è diventata una facile arma in mano a chi cavalca il contenzioso.

Aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento
2014: il primo rinnovo delle Graduatorie ad Esaurimento dopo la loro triennalizzazione. A seguito del malfunzionamento della piattaforma dedicata nel portale “IstanzeOnLine” del sito – quella elettronica è l’unica modalità accettata per l’aggiornamento delle GaE – il MIUR ha prima bloccato per diversi giorni l’accesso causa “manutenzione” del programma, quindi ha dovuto prorogare di una settimana la scadenza per l’inoltro delle domande. Intanto i sindacati hanno pressato i neoabilitati ad inviare la domanda di nuovo inserimento – negata dalla norma – in formato cartaceo, promettendo assistenza nel ricorso contro l’inevitabile mancata accettazione.

Aggiornamento delle Graduatorie d’Istituto
Tra ritardi e contrasti, un’altra scadenza è arrivata al capolinea: si riaprono le GdI per l’aggiornamento dei punteggi, i passaggi di fascia dei nuovi abilitati e l’inserimento dei neolaureati; giusto in tempo per l’avvio del prossimo anno scolastico (forse…). Una vicenda controversa, iniziata a fine aprile con l’annuncio dell’imminente pubblicazione del decreto; proseguita con la comunicazione ai sindacati (solo “a voce”) delle novità contenute nelle tabelle di valutazione, mentre nel frattempo sul sito del MIUR compariva l’avviso ufficiale della firma del decreto; continuata con la minaccia di ritorsioni sindacali e un tentativo-farsa di riconciliazione da parte ministeriale; finita con la pubblicazione, il 15 maggio, del contestato decreto sulle tabelle di valutazione (vedi link). Ovviamente, la vicenda non è affatto conclusa, perché i sindacati «hanno dato mandato ai loro legali di impugnare congiuntamente al TAR il decreto ministeriale che modifica le tabelle».

Recupero degli scatti 2012
Altra “storia infinita”, solo apparentemente conclusa con l’approvazione a marzo del cosiddetto “decreto salva-scatti” (vedi link). Infatti, non si è ancora avviata la sessione negoziale per il riconoscimento del 2012 ai fini stipendiali prevista dal decreto, perché manca l’atto di indirizzo del MIUR all’ARAN. La firma dell’accordo deve avvenire «comunque non oltre il 30 giugno 2014», altrimenti si perde tutto; il rischio a questo punto è alto.

Per ora ci fermiamo qui. Ce n’è abbastanza per una prima riflessione, a partire da un comune denominatore: non si tratta di accidenti dell’ultimo momento o questioni impossibili da prevedere. Erano in aria da parecchio tempo e c’erano tutti gli strumenti necessari per affrontarle in modo corretto e adeguato. Invece, sembra che questo ministero continui a rincorrere i problemi, affrontandoli in modo emergenziale e con una superficialità avvilente. Viene da chiedersi: professionalità sempre più scarsa o copertura per altri scopi, inconfessabili?
La prossima settimana cercheremo di aggiungere qualche altro tassello e chissà che il quadro non diventi più chiaro.