N.20 - Romanæ Disputationes 2015

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Un progetto non calato dall’alto o pensato a tavolino da un élite di intellettuali di professione, ma generato dalla tenacia e professionalità dei docenti e dei ricercatori raccoltisi intorno all’associazione ToKalOn e dalle amicizie nate nel lavoro della Bottega di Filosofia di Diesse.
Il Concorso nazionale per studenti liceali “Romanæ Disputationes” si svolgerà a Roma dal 12 al 14 febbraio 2015 ed è intitolato “Libertà va cercando ch’è sì cara”. L’esperienza della libertà.

Il prof. Marco Ferrari, responsabile della Bottega di Filosofia di Diesse, ci parla dell’evento.

Nella primavera del 2013 è nata l’idea di un Concorso nazionale di filosofia per studenti liceali, Romanae Disputationes (RD), lanciato poi all’inizio dell’anno scolastico 2013-’14, con la finalità di promuovere in Italia l’eccellenza nello studio della filosofia a livello di scuola secondaria superiore. Abbiamo sentito l’esigenza di un percorso di ricerca e di confronto, aperto a tutti gli orientamenti culturali, realizzato in collaborazione col mondo universitario, in cui si sono poste a tema le grandi domande che la filosofia offre. Le RD si sono proposte dunque, come un tentativo nuovo di didattica della filosofia, un’occasione inedita per risvegliare l’originaria tensione al sapere che caratterizza ogni essere umano, ogni studente tanto quanto ogni docente.

Il punto di inizio è un gruppo di circa quaranta insegnanti di filosofia della scuola superiore che, a partire dal settembre 2012, e sostenuti dai proff. Costantino Esposito e Carmine Di Martino, hanno deciso di partecipare al lavoro della Bottega di Filosofia di Diesse, condividendo generosamente la propria esperienza di insegnamento per riscoprire i contenuti e i testi della filosofia al di là del già saputo e sedimentato. In tal modo, abbiamo iniziato una riflessione critica sui grandi nodi della storia del pensiero e, quindi, sui contenuti essenziali proposti nella didattica ordinaria (1). Nello svolgimento di tale lavoro, fatto di incontri-lezione su problematiche e testi specifici, si è rivelato decisivo il sostegno di numerosi docenti universitari, come nuova e feconda opportunità di approfondimento critico e sistematico delle questioni filosofiche essenziali.

Il Concorso Romanae Disputationes - promosso dall’associazione ToKalOn-Didattica per l’eccellenza con il patrocinio della Società Filosofica Italiana, dei dipartimenti di filosofia della Sapienza di Roma e della Cattolica di Milano, dello IED di Roma, di Diesse, del Liceo San Carlo di Como e Sant’Orsola di Roma e Malpighi di Bologna, della Loescher ed., dell’Istituto Sturzo di Roma, della Fondazione RUI e della Fondazione De Gasperi - è nato allora per far partecipare anche i nostri allievi della bellezza di quel percorso di conoscenza condiviso, fino a quel momento, solo tra docenti. Le RD, dunque, non sono nate da un progetto calato dall’alto o pensato a tavolino da un élite di intellettuali di professione, ma si sono generate perché era possibile contare sulla tenacia e la professionalità dei docenti e dei ricercatori raccoltisi intorno all’associazione ToKalOn e dalle amicizie nate nel lavoro della Bottega di Filosofia di Diesse.

Il momento sociale e culturale che stiamo attraversando, caratterizzato da una sempre più diffusa crisi delle agenzie educative, della famiglia alla scuola, ha acuito la consapevolezza circa l’importanza di rimetterci tutti, docenti e allievi, con serietà e insieme con un pizzico di socratica ironia, di fronte ai grandi interrogativi umani che la filosofia offre ancora oggi: “Che cos’è la realtà che ci sta attorno?”; “Che cos’è l’uomo?”; “Fin dove possiamo spingerci quando ci interroghiamo circa l’origine, la consistenza e il destino della vita e del mondo?”; “Cosa significa conoscere?”; “Perché abbiamo in noi il problema di sapere qualcosa con certezza?”; “Di quale natura è fatta la nostra ragione interrogante?”; “È davvero conoscibile la verità?”. Questi affascinanti interrogativi, che costituiscono la trama quotidiana delle nostre lezioni di filosofia a scuola, sono stati riproposti in maniera più o meno indiretta nella prima edizione del Concorso, proprio perché potessero rioccupare il ruolo centrale che spetta a essi nella formazione delle giovani generazioni e nella riflessione matura degli adulti. Queste domande rappresentano il cuore di quella peculiare vocazione alla filosofia che è propria tanto dei grandi geni del passato, quanto di ogni docente e di ogni studente che si confronti con lealtà e curiosità con la propria natura razionale. Da questa considerazione è parso doveroso porre come tema della prima edizione delle RD la domanda sulla natura e sulle possibilità della ragione umana, per ricomprenderne tutta la profondità, per investigare il legame che ci unisce al mondo e, in fondo, per scoprire se l’uomo sia per caso “un mostro più complicato e fumigante di Tifone, o una creatura più amabile e semplice, partecipe per natura d’una qualche sorte divina e mansueta”, per dirlo con Platone (2).

Conoscere più a fondo la natura e le possibilità della ragione umana significa conoscere un po’ di più se stessi. Forse, è proprio per il bisogno di trovare uno spazio che metta a tema l’umano che molti studenti hanno aderito alla sfida loro proposta. In ogni caso, l’impegno entusiasta profuso dai team di studenti ha permesso a molte delle eccellenze del nostro sistema scolastico di venire a galla all’interno di una nuova e più ampia comunità di ricerca. Nel corso del lavoro, a chi vi ha partecipato è emerso in maniera sempre più chiara che, per educare alla criticità e alla capacità di argomentare, non sono sufficienti corsi appositi per addetti ai lavori. Piuttosto, è necessario proporre, attraverso percorsi inediti, problemi di spessore e affascinanti, tali da costringere docenti e allievi a cercare una risposta adeguata, riflessa, argomentata e personale, condivisa coi propri compagni di cammino, dentro e fuori la scuola.

Tra pochi giorni avrà luogo la seconda edizione delle RD sul tema della libertà: “Libertà va cercando, ch’è sì cara”. L’esperienza della libertà. Che cos’è la libertà? Assoluta autonomia nelle scelte? Realizzazione immediata e totale di tutti i nostri desideri? Produzione chimica del nostro apparato biologico? Illusione prodotta dalla ragione per evitare la disperazione? Fuga dalla prigionia del corpo e dalle limitazioni della materia? Apertura a un oltre infinito? Accettazione di un dover essere? La partita è aperta. Ci attendiamo di capire di più la natura e le dimensioni autentiche della libertà, oggi più che mai messa in pericolo, e di farne esperienza condivisa, dall’interno del lavoro quotidiano di studio e di insegnamento appassionato della filosofia.

Presso l’aula magna della Pontificia Università Urbaniana, converranno a Roma gli 850 studenti e docenti iscritti da più di 70 scuole di tutta Italia, da Catania fino a Bolzano, i quali, oltre alle attese premiazioni degli elaborati scritti e video, ai seminari di discussione Age Contra e alle visite guidate Romana Itinera, avranno l’occasione di ascoltare alcuni tra i più significativi filosofi italiani (qui il programma). Ascolteremo anche le parole di Romana De Gasperi e attendiamo la visita e i saluti del Ministro Stefania Giannini.

Note:
(1) Cfr. Prefazione, in M. Ferrari e G.P. Terravecchia (a cura di), Soggetto e realtà nella filosofia contemporanea. Cinque lezioni, Itaca, Castelbolognese 2014, p. 3.
(2) Platone, Fedro, 229d-230.