Scuola Secondaria di Secondo grado novembre 2011

Presentazione
Il percorso che presentiamo è frutto di un lungo lavoro di ricerca, da parte della docente che lo ha proposto (perché rappresenta la sua tesi di master), L’esito è un uso decisamente interessante delle Tic da applicare nell’ambito delle scienze della terra: un ottimo esempio di come sia possibile cambiare radicalmente il modo di insegnare i contenuti più ostici, rendendo i ragazzi protagonisti.

Scuola Secondaria di Secondo grado settembre 2011

Presentazione
Ebbene sì, anche nella scuola superiore è possibile insegnare matematica non solo per via teorica, ma nella pratica, in un’esperienza concreta. Non solo, ma attraverso la misurazione delle proprie ombre, i ragazzi sono stati stimolati al ragionamento, giungendo in autonomia alla scoperta del teorema di Talete. Uno splendido percorso, che ha attivato la competenza in matematica,e ha coinvolto anche storia! Da non perdere.

Scuola Secondaria di Secondo grado aprile 2011

Presentazione

Quello che vogliamo offrire è una progettazione – prevista da un istituto superiore – per il raggiungimento di alcune competenze previste dai nuovi Regolamenti legati alla riforma della scuola superiore e dal Documento sull’Obbligo scolastico.
Ci pare utile presentarla, perché evidenzia un approccio per competenze (che recuperano ovviamente anche conoscenze e abilità) ed offre l’opportunità di valutare gli studenti sia dal punto di vista delle competenze specifiche della materia (scienze),sia dal punto di vista delle competenze di cittadinanza: come dire, che queste ultime non possono esser pensate a sé, ma all’interno delle normali discipline.

Scuola secondaria di secondo grado marzo 2011

Presentazione

L’esperienza che ci viene concessa da una docente esperta e particolarmente attenta alle questioni pedagogiche, è di grande interesse: innanzitutto perché rende protagonisti gli studenti, partendo dai loro bisogni più veri. Inoltre, insegnando ai bambini di una 5 primaria i giochi che hanno inventato, finalmente i ragazzi riescono a comprendere che il loro lavoro, il loro studio, ha un’utilità spendibile e visibile. Ultimo – ma non ultimo –, il fatto che qui viene esplicitata una competenza e si indicano le modalità concrete per valutarla: da non perdere!

Scuola secondaria di secondo grado febbraio 2011

DidatticaOnline

Presentazione

Riportiamo questa esperienza che è la semplice trascrizione di una altrettanto semplice ora di lezione sulla vita di Dante.
Un’ora di lezione che, però, attraverso una discussione guidata, è diventata la possibilità per i ragazzi di sentire il poeta come una persona viva, a loro contemporanea.

Scuola secondaria di secondo grado gennaio 2011

DidatticaOnline

Presentazione
programmazione italiano superiori

Nello scorso numero abbiamo presentato una programmazione di italiano, declinata secondo competenze. La stesura era quella del dipartimento di materia. Ora, invece, vediamo la stessa programmazione di materia, declinata dal punto di vista del singolo docente di italiano. Ci sembra un utile esempio, da ri-applicare creativamente, come programmazione individuale

Scuola secondaria di secondo grado dicembre 2010

Didatticaonline

Presentazione
programmazione italiano

Diversamente dal solito, non presentiamo un percorso didattico ma una programmazione di italiano. Ci ha indotti a questa scelta la constatazione che, mai come in questo periodo, la scuola superiore –a seguito del Riordino – ha bisogno di confrontarsi con modelli di programmazione che vogliano accogliere una didattica per competenze. Quello della scuola che ci ha offerto gentilmente il materiale, è un bell’esempio di come, dopo un lavoro di aggiornamento, i docenti abbiamo iniziato una seria riflessione sulla questione delle competenze e siano giunti alla stesura di una programmazione che presenta dei sicuri elementi di novità.

Scuola secondaria di secondo grado novembre 2010

Presentazione

Chi l’ha detto che la scuola migliore sia il liceo?
E chi l’ha detto che le scuole ‘inferiori’ siano quelle che non producono didattica di qualità?
Quello che presentiamo è un percorso in cui si fondono insieme italiano (testo descrittivo) e storia (la storia dell’800 e ‘900 attraverso le trasformazioni agrarie): un modo diverso di presentare la storia e una modalità più significativa per utilizzare il testo descrittivo. Tra l’altro, un itinerario che tenta di attivare le competenze dell’area linguistico-storica

allegato

Scuola secondaria di secondo grado ottobre 2010

Percorso di autoriflessione di italiano

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Riportiamo con piacere le riflessioni emerse da una riunione di docenti. Non tanto una ‘lezione’ o una ‘programmazione’, ma una riflessione viva di un di un gruppo disciplinare, sul nostro quotidiano operare.
Ci sembra particolarmente utile oggi, poiché il riordino del secondo ciclo chiama i docenti a doversi misurare con la questione delle competenze.
Il resoconto delle riflessioni di un gruppo di docenti di lettere di un triennio di un liceo ci pare veramente stimolante come punto di abbrivio di un ulteriore approfondimento.

Il simbolo dell'albero secco

Maggio 2010

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Perché l’insegnamento di Religione Cattolica non può diventare un elemento di supporto anche per le altre discipline? Forse solo perché non lo si è mai pensato in tale prospettiva. Infatti, quello che presentiamo è un bell’esempio di lezione, molto semplice, ma contemporaneamente molto efficace, non solo perché permetterebbe di collaborare con i docenti di italiano, storia o storia dell’arte, ma anche perché attiva competenze.

Galileo e la nascita delle scienze sperimentali

Aprile 2010

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I passi del libo di testo, gentilmente concessi dagli autori, introducono in modo sintetico ma esaustivo, oltre che particolarmente puntuale, alla questione della nascita della scienza moderna. Le pagine proposte, benché siano tratte da un testo di fisica, sono di notevole spessore culturale e quindi possono essere proposte in accordo con l’insegnante di storia e italiano (in un istituto tecnico) o dal docente di filosofia (in un liceo), così come è stato proposto effettivamente in alcune scuole, fornendo un bell’esempio di reale interdisciplinarità.

Una riproposta di Ugo Foscolo

Marzo 2010

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Proponiamo qui un interessante esperimento nato dall’azione sinergica di un giovane insegnante tirocinante e di una docente esperta che si fa guidare: l’esito è sicuramente positivo, perché il più giovane ha proposto idee nuove e soprattutto ha potuto osservare dall’esterno le dinamiche routinarie; la docente più matura, invece, è stata capace di mettersi in gioco, e questa è dote rara e preziosa!
E’ inoltre un bell’esempio di flessibilità just in time, e di superamento della logica ‘del programma’.

La parola scavata

Febbraio 2010

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Ospitiamo con grande piacere ancora una volta, una bella esperienza di un docente di italiano alle prese con un ‘classico’ del programma: il testo poetico.
Il progetto, portato avanti con la consulenza di insegnanti esperti, ha dato ottimi frutti: i ragazzi sono rimasti entusiasti e tutti hanno raggiunto risultati di apprendimento apprezzabili.
Ancora una volta, i nuovi strumenti multimediali si sono dimostrati alleati insostituibili: così come insostituibile è la passione è la sapienza professionale del docente che ha condotto l’esperienza, così come si potrà leggere nel puntuale diario di bordo.
Comunque un percorso riproducibile anche in altre classi e da altri docenti.

Clemente Rebora

Gennaio 2010

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Presentiamo di seguito un bell’esempio di quanto si possa ricavare da un testo poetico.
La docente ha utilizzato una poesia di Clemente Rebora per impostare il rapporto con una sua nuova classe: ma evidentemente questo è possibile in ogni momento con ogni classe (e con altri testi). Il tutto è patito da una provocazione sentita durante un corso: poter comunicare se stessi attraverso i contenuti che, come docenti, abbiamo tra mano. Una provocazione interessante, che ha sortito un ottimo esito.

I gas dell'aria

Dicembre 2009

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“Ai ragazzi questa esperienza è piaciuta tantissimo, perché si sono sentiti un po’ famosi”: a dirlo non è un regista di spettacoli, ma una insegnante di chimica, che è riuscita ad entusiasmare i suoi allievi, realizzando con loro un filmato sui loro esperimenti, filmato che è stato pubblicato sul sito della scuola. Spesso abbiamo insistito sull’efficacia di tali metodologie: perché non provare? Anche se sempre adelante con judicio!
Tra l’altro, questo ha permesso anche alla docente di lettere e informatica di fare lezione in modo alternativo…

Con gli occhi di Dante

Ottobre 2009

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Quello che andremo a presentare (anche in altre ‘puntate’ sulla rivista), è l’esito di un grande progetto, nato da alcuni insegnanti di Firenze, su Dante e Firenze. Il progetto è stato ampio e impegnativo ed è culminato con la pubblicazione di un libro. Proponiamo il primo assaggio del testo (sui luoghi e i monumenti fiorentini compresa la casa di Dante), che sarà utilissimo come ‘manuale’ per i docenti; ma anche per indicare quanto sia fruttuosa (e gustosa) la strada della progettualità… ovviamente da percorrere ognuno con le proprie forze (magari solo un opuscoletto sulla chiesa del proprio paese, per la festa di fine anno!).

Difendere e riconoscere il diritto alla parola

Settembre 2009

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La nuova materia, giacchè di questo si tratta, Cittadinanza e costituzione, offre l’opportunità, nella scuola media superiore, di introdurre tematiche spesso relegate in secondo piano, come la libertà di parola. Il percorso che presentiamo è pregevole perché spazia dal presente al passato (la storia greca, parallelamente svolta dalla docente di lettere), ed anche perché propone nuovi strumenti (ad esempio la scheda di analisi dei programmi televisivi) di grande interesse, perché toccano un’esperienza viva e concretamente vissuta dai ragazzi. Un percorso, quindi, da considerare con attenzione.

Decadentismo parte seconda

Aprile 2009

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Presentiamo la seconda parte del un percorso sul Decadentismo, di cui avevamo pubblicato la prima parte nel numero di marzo della rivista.
La ricchezza dell’esperienza ci aveva indotto a dividere in due parti il modulo didattico.
In effetti si tratta di una rivisitazione del fenomeno del Decadentismo fatta in modo molto semplice, ma dai contenuti molto profondi ed articolati, scritto nel mondo stesso in cui la docente ha esposto in classe gli argomenti, quindi di immediata fruizione da parte dei docenti.
Peraltro un gran bell’esempio di come, anche attraverso la didattica “ordinaria” e utilizzando la lezione “frontale”, si possano raggiungere ottimi risultato di apprendimento e di coinvolgimento della classe.

Decadentismo parte prima

Marzo 2009

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Presentiamo un percorso estremamente articolato e acuto sul Decadentismo: un bellissimo esempio che può essere integralmente riprodotto da chi, ancora giovane insegnante, non ha potuto fare “sintesi” rispetto a questo argomento; ed anche per chi, “non più giovane” può ritrovare spunti di vero interesse per rinnovare le sue lezioni.
Si tratta di materiali pronti per l’uso, che la docente ha redatto nella forma stessa in cui può essere “riportato” nella spiegazione in classe, quindi da scaricare e utilizzare. Uno scrigno veramente prezioso di contenuti concreti, semplici nella formulazione ma profondi e complessi nella sostanza.
Per la densità dei contenuti, pubblichiamo in due puntate il percorso: nel prossimo numero di Didatticaonline di aprile la conclusione. Da non perdere!

Allegati

Da Hammurabi all'Onu. 4000 anni di diritti umani

Febbraio 2009

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Ora che, con la Legge 169/08, il Ministro Gelmini ha introdotto una nuova materia, “Cittadinanza e costituzione”, nel curricolo di ogni ordine e grado di scuola, non semplicemente come ‘svecchiamento’ dell’Educazione civica, vogliamo presentare un primo percorso dedicato a questa disciplina, che ha sempre un po’ sofferto di un’ambigua collocazione.
Invece le tematiche ad essa sottese sono di grande interesse per i giovani di oggi: si tratta di attualizzarle e di far comprendere che, ad esempio, la libertà è questione di ogni uomo, in ogni epoca e in ogni luogo. L’importante è saperla porgere ai nostri ragazzi attraverso, ad esempio, una strumentazione e una metodologia nuova e coinvolgente.

Storia dell'economia

Gennaio 2009

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“Insegno da molto tempo, tanto che potrei andare in pensione sia per il numero di anni di servizio, sia per l’età anagrafica. Non mi sono mai pentita di svolgere questo lavoro che faccio e, ancora oggi, sento in me una forte spinta ideale che mi costringe a restare e a non sentirmi stanca.”
E’ questa la presentazione che fa la docente di Economia che ci presenta questa sua interessantissima ed originale esperienza: insegnare la storia dell’Economia, che normalmente viene ignorata, e con un taglio particolare: infatti spiega che ha scritto una piccolissima Storia Economica che aggiunge al programma del III anno e che riporta gli studiosi più significativi a partire da Frà Luca Pacioli (1445) sino quasi ai giorni nostri, scoprendo, che sono quasi tutti cristiani. “La storia Economica - continua - non si fa solo con K. Marx come mi era stato insegnato all’Università. Questa mia “scoperta” è piaciuta molto anche ai miei ragazzi che riescono grazie ad essa a vedere il filo conduttore delle teorie che studiano in classe.”...aggiungiamo: quante esperienze innovative sono possibili! Basta pensarci o aver qualcuno che ti susciti l’idea!


Sei fiammiferi ovvero...il metodo sperimentale

Dicembre 2008

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E’ possibile fare laboratorio con sei fiammiferi? Sì.
È possibile fare lezione attiva, coinvolgendo i ragazzi in prima persona, chiamandoli in causa personalmente, facendoli sentire protagonisti di quel che fanno…con sei fiammiferi? Sì.
È possibile spiegare un concetto difficile, lontano dalla realtà dei ragazzi, in modo chiaro e legato alla realtà quotidiana? Sì.
È possibile partire dalla pratica per insegnare la teoria? Sì.
È possibile attivare competenze anzichè solo conoscenze, nelle normali lezioni, in aula, senza particolari strumentazioni…se non sei fiammiferi? Sì.
Cosa occorre? Solo la fantasia di un’insegnante che, avendo per decenni lavorato nella ricerca, ha così compreso e afferrato la sua materia che, appena si è trovata davanti a dei ragazzi, nel suo primo anno di insegnamento, non ha potuto che spiegargliela in modo diretto, esperienzale e concreto! Senza saperne nulla di pedagogia…ma sapendone molto di chimica! Come dire: per chi sa la propria disciplina, viene quasi naturale renderla ai propri studenti secondo modalità nuove, più vive e coinvolgenti…senza aver frequentato nessun corso! Allora, forse, vale proprio la pena rendere più sistematico un insegnamento di questo genere: o no?

Alessandro il grande

Novembre 2008

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Non possiamo nasconderci che l’ora di storia, per molti docenti di lettere, diventa spesso un bel tormento. I ragazzi non amano questa lezione, sentono la disciplina distante da sé, noiosa, difficile. In verità, troppo spesso nella scuola la storia è stata ridotta, dagli stessi docenti, ad una mera trasmissione di date, a una vuota ripetizione di concetti lontani e incomprensibili. L’esperienza che presentiamo invece ha il grande pregio di attualizzare la storia: innanzitutto utilizzando strumenti che permettono di avvicinarla ai metodi più usuali di fruizione dei ragazzi (film, slide); in secondo luogo, perché ha fatto capire molto bene il nesso tra quanto studiato (in questo caso Alessandro Magno) e l’attualità, cioè ha reso contemporanea e quindi interessante contenuto apparentemente lontano duemila anni dai ragazzi.

Tre civiltà parte seconda

Ottobre 2008

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Nello scorso numero di settembre avevamo riportato la proposta didattica di una nuova programmazione in una scuola superiore di Macerata. La novità stava nella creazione di un reale percorso interdisciplinare, che aveva scardinato l’impianto tradizionale della divisione rigida tra discipline.
In questo numero continuiamo nello stesso progetto, riportando le due programmazioni comuni ideate dai diversi colleghi che hanno collaborato insieme.
Ci sembra che, in questa fase dell’anno, normalmente dedicata alla programmazione, sia molto utile vedere come concretamente sia possibile scardinare il vecchio e rigido impianto disciplinarista, non già per snobbare le discipline, al contrario per valorizzarle pienamente, cogliendo l’unitarietà del sapere e quindi per offrire delle attività didattiche più interessanti per i nostri studenti.
In particolare vogliamo segnalare che la possibilità di ridefinire i percorsi didattici è ammessa anzi incentivata per legge: infatti il decreto sull’autonomia (DPR 275/99) (cfr. Allegato 1), all’articolo 4 (che sottolineiamo nell’allegato) ne dettaglia l’articolazione. Ad esempio al comma 3 si legge: “Nell'ambito dell'autonomia didattica possono essere programmati, anche sulla base degli interessi manifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività…” .Quindi …buon lavoro!

Tre civiltà parte prima

Settembre 2008

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Quello che iniziamo a presentare in questo numero è una programmazione di un percorso (che durante l’anno cercheremo di declinare in modo più preciso). Un gruppo di insegnanti, mettendosi insieme, ha scoperto che si può fare scuola in un altro modo, che è possibile anche modificare programmi per lavorare in modo trasversale e interdisciplinare, così rendere più affascinanti tutte le discipline e unitario l’insegnamento/apprendimento, cioè più dotato di senso. Pubblichiamo perciò la programmazione del progetto, con un affondo su un possibile percorso di italiano/storia.

Il Dolce Stilnovo

Maggio 2008

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Proponiamo un percorso di letteratura italiana sullo Stilnovo: la novità sta non solo in un maggior coinvolgimento degli studenti, ma anche in una lettura del fenomeno letterario totalmente ‘indotta’ dai testi, a prescindere da qualsiasi informazione data dall’insegnante: un buon esempio di come sia possibile attivare conoscenze e competenze linguistiche di alto livello con un metodo che superi la tradizionale ‘spiegazione’ dell’insegnante. In verità, quando gli alunni sono posto di fronte a situazioni ‘sfidanti’, si mettono maggiormente in azione e si appassionano di più…perchè non provare più spesso questo metodo?

Il Decadentismo

Aprile 2008

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Anche se spesso in questa nostra rivista on line abbiamo accolto interventi di natura progettuale anche molto innovativi, ospitiamo con grande interesse l’intervento della docente che ha svolto un argomento ‘classico’ della letteratura del quinto anno, il Decadentismo, secondo il metodo della lezione frontale. Pensiamo infatti che non ci sia soprattutto un metodo privilegiato rispetto ad altri (anche se alcuni metodi sono più interessanti), ma innanzitutto un insegnante che si relaziona con gli studenti e che mette in comune con lui dei contenuti. Ma se l’insegnante non c’è, se i contenuti non ci sono…non c’è metodo che tenga! Quello che offriamo, infatti, è un ricco, articolato e suggestivo contenuto/percorso disciplinare.
Peraltro crediamo che un metodo invece può essere di grande aiuto per valorizzare i contenuti e l’insegnante: in questo senso non disdegniamo anche una riflessione sulle modalità più innovative (e feconde) dell’insegnamento.

La giornata della memoria. Etty Hillesum

Marzo 2008

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Perché la giornata della memoria deve essere solo l’esposizione di cartelloni sui campi di concentramento, le conferenze di ex deportati o, come è successo, la ricostruzione reale delle deportazioni? Il percorso che presentiamo è una bellissima iniziativa organizzata da alcuni insegnanti di un liceo, che hanno voluto rievocare sia l’orrore del male, ma anche la speranza del bene, attraverso la testimonianza di una giovane donna ebrea che, pur deportata, non ha mai smesso di sperare.
Troppo spesso nella scuola le tragedie storiche vengono utilizzate quasi unicamente per far vedere ‘fin dove arriva il male’: questo però può ridursi a un sentimento, e non a un giudizio, che è invece fondamentale nei ragazzi. Tanto più quando il giudizio implica il fatto che, di fronte anche al male più terribile, l’uomo può testimoniare al sua positività.

Il benzene e la chimica dei composti aromatici

Febbraio 2008

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Come è possibile che un argomento di chimica, difficile e noioso, possa diventare una bella avventura (anche umana) per ragazzi e insegnanti?
Ce lo racconta questo percorso che, prendendo spunto dalle sollecitazioni della Riforma (il compito in situazione), ne ha colto con grande libertà la forza propulsiva. Alla fine i ragazzi hanno imparato e si sono entusiasmati e la docente…si è divertita!
E tutto questo rispetto ad un argomento difficile e freddo: la professionalità è saper cogliere inedite prospettive di lavoro nella quotidianità didattica: per questo occorrono grande padronanza della disciplina, fantasia e passione. E’ possibile imparare a fare così…

Introduzione alla geometria analitica

Gennaio 2008

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Che le materie facciano parte di un unicuum che è la realtà, per sua natura unitaria, lo dimostra questo “raffinato” percorso di geometria analitica che riunisce filosofia e geometria, calcoli algebrici e storia, logica matematica e svolgimenti argomentativi dell’italiano.
Leggere questo percorso apre la mente del docente, facendo intravedere la possibilità (sempre così poco espolorata) di percorsi inter-plura-meta disciplinari…non come diktat di mode pedagogiche, ma come espressione della realtà così com’è. Speriamo che l’esperienza qui proposta sia lo spunto non solo per i docenti di matematica, ma anche di lettere, filosofia, storia e religione per percorsi unitari.

Allegati

Programmazione lettere-latino-greco-storia-geografia biennio

Dicembre 2007

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Vogliamo tentare, questa volta, un’operazione diversa per la scuola superiore, sperando di fare cosa gradita ai lettori.
Poiché questo è il periodo scolastico che coincide con le programmazioni/progettazioni, proponiamo una programmazione di lettere (italiano-latino-greco-storia-geografia) per un liceo scientifico/classico.
Il pregio di questo piano di lavoro non sta tanto nella novità dei contenuti proposti, quanto nel fatto che tenta un approccio per competenze (come richiesto dal Documento sull’obbligo). Ci siamo perciò permessi di intervenire sul testo, non tanto per cassare le voci, ma per tentare di problematizzarle, iniziando quindi sul campo un dialogo per una comprensione del termine competenza. Per fare questo ci siamo serviti, come punto di riferimento, della definizione data nel documento dell’obbligo scolastico (coincidente con la definizione proposta dall’Europa) e da Pellerey. Le ritrovate nella sezione “Fare scuola”.

Trasformazioni geometriche

Novembre 2007

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Presentiamo qui un percorso di geometria per il liceo scientifico, nel quale la docente ha cercato di utilizzare le nuove tecnologie, in particolare il programma Cabri, per innovare la didattica e renderla più appetibile (e assimilabile!) ai propri studenti. Ospitiamo con grande piacere questa esperienza, perché le recenti indagini ci dicono che gli studenti italiani manifestano le più gravi lacune proprio in matematica (il 43% dei ragazzi iscritti alle superiori nello scorso anno ha avuto debiti in matematica, contro il 14% di italiano)!Ci sembra un buon esempio da cui attingere utili suggerimenti, soprattutto rispetto alla necessità (e possibilità) di utilizzare strumenti nuovi e di attivare metodologie di apprendimento più vicine agli interessi e alla forma mentis dei nostri alunni.

Allegati

Impresa formativa simulata al liceo

Ottobre 2007

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Proponiamo questa esperienza di progetto al liceo perché ci sembra veramente innovativa. Innanzitutto perché inverte le parti: non più i licei come luoghi di elaborazione dei saperi teorici, ma anch’essi come ambiti di saperi “tecnici” e pratici.
Inoltre perché è un bell’esempio (magari riproducibile anche in termini più semplici) di apprendimento unitario e di attivazione di competenze anche nella scuola secondaria: c’è molto da imparare, soprattutto se ci confrontiamo con le nuove sfide contenute nel documento sul Nuovo obbligo formativo, che richiede infatti di rendere operanti le tanto famigerate competenze!

Allegati

Scopriamo il mistero della poesia attraverso S. Francesco

Settembre 2007

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L’esperienza che presentiamo si riferisce ad alcune lezioni su S. Francesco, in una classe 3^ di un istituto tecnico. Come si vedrà è molto semplice: è stata scelta volutamente per questo, perché troppo spesso nella scuola pensiamo che una ‘bella lezione’ debba essere per forza un progetto di almeno due mesi che coinvolga più materie possibili! In verità quello che vorremmo proporre nella rivista è invece una serie di esperienze ‘vere’ e ‘normali’. La scuola è fatta di queste normalità, delle nostre discipline ‘solite’, dei contenuti più scontati: ma la vera novità sta nel guadare al quotidiano con occhi diversi.
L’esperienza della collega è tutto questo: ci è piaciuto anche riportare gli appunti quasi stenografici che lei ha steso delle sue lezioni: perché possa essere da guida per i giovani (ma anche per i meno giovani!)

Allegati